
Introduzione allo studio dei ritmi arabi
Un elemento importante dello studio della danza orientale è la conoscenza dei ritmi. I ritmi arabi derivano dai ritmi tradizionali delle società primitive, che accompagnavano momenti significativi della comunità come il raccolto dai campi, la celebrazione di matrimoni, la nascita di un figlio, ecc… Questi sono stati tramandati nel tempo fino ad arrivare ai giorni nostri.
La tablah o darbouka è lo strumento principe della ritmica araba in generale, con cui si eseguono tutti i ritmi.
Questi si basano su tre unità fondamentali:
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il DUM, suono di natura grave che si esegue con la mano destra;
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il TAK, suono di natura acuta che si esegue con la mano sinistra;
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il SILENZIO, a volte impercettibile, che si inserisce fra i suoni sopraesposti o alla fine di essi.
Ogni ritmo inizia con un suono grave, il DUM, (eccetto per un ritmo di origine indiana denominato KARACHI), e termina o con un TAK o con un DUM.
Una delle caratteristiche più interessanti dei ritmi arabi è che, pur essendo prefissati, permettono di eseguire una vasta gamma di IMPROVVISAZIONI, che danno la possibilità a ciascun musicista di giocare sulla dinamica, sull'intensità e sui timbri sonori, sia all'interno di uno stesso ritmo, sia nelle variazioni e nelle combinazioni fra i diversi ritmi.
La velocità del tempo varia a seconda del tipo di ritmo e può essere accelerata o diminuita, soprattutto quando accompagna la danza.
Ma come viene calcolato il tempo nella musica?
In qualsiasi partitura musicale di qualsiasi strumento, il pentagramma ci appare sempre e comunque come una serie di 5 linee sovrapposte divise più volte (in senso verticale) da stanghettine che lo sezionano in più settori, alcuni più piccoli ed altri più grandi.
Questi settori vengono chiamati in musica MISURA o BATTUTA, quindi si può anche dire che la battuta (o misura) è lo spazio tra due stanghette consecutive!
Anche se possiamo incontrare in una stessa composizione musicale più battute completamente differenti tra loro (per quanto riguarda la loro lunghezza), tutte hanno una regola in comune alla quale nessuna sfugge e questa regola è esemplificata nella frazione posta dopo la chiave. Quando leggerete che un ritmo è in 4/4; 2/4; 8/4; questi numeri indicano proprio la frazione che si inserisce successivamente alla chiave di violino, e quindi indicano il tempo di una battuta (DENOMINATORE DELLA FRAZIONE) e tempo riempito da musica (NUMERATORE DELLA FRAZIONE).
Adesso siete pronti a studiare i principali ritmi della danza orientale!

